Fonti: Corriere del Veneto, Il Gazzettino e Il Corriere delle Alpi - 23/12/2004
Il Sindaco di Pedavena, Franco Zaetta, a seguito dell'incontro del 22 dicembre u.s., tenutosi a Milano presso la sede di Heineken Italia, ha dichiarato alla stampa: "La metodologia che hanno adottato sembra volere disincentivare eventuali acquirenti, piuttosto che favorire un subentro. L'ufficio (del dottor Soldani, n.d.r.) sembra allestito apposta per scoraggiare ogni trattativa. Infatti, nessuna procedura concreta è stata ancora attivata per agevolare il subentro di un'altra realtà economica. L'aggiungere sempre nuovi paletti mi sembra solo una manovra per allungare i tempi e scoraggiare gli interessati all'acquisto. E questo nonostante a parole loro continuino a ripetere di essere disponibili a valutare tutte le proposte di acquisto. Quando Heineken vendette la centrale idroelettrica, che dava energia all'impianto produttivo, non fecero troppe questioni…
Inoltre, Heineken ci ha riferito che non abbiamo (come ente locale, n.d.r.) la facoltà di interagire per la vendita".
Nell'incontro del 22 dicembre u.s. a Milano, i delegati di Heineken Italia hanno dimostrato scarsa disponibilità e un atteggiamento che nella fattispecie sembrerebbe poco incline a un dialogo con le Istituzioni.
Se Heineken si ritiene impresa socialmente responsabile, perché non si attiva concretamente per addivenire all’alienazione dell’intero sito produttivo e commerciale di Pedavena?
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