Fonte: Corriere delle Alpi - 07/01/2006
Per la Birreria si avvicina il giorno della verità. Martedì prossimo a Roma è convocato il tavolo ministeriale che deciderà il futuro dello stabilimento e l'eventuale cessione.
Tre giorni all'ora X, poi si conoscerà la decisione di Heineken ed il futuro della birreria verso Birra Castello di Udine, verso Tarricone Spa di Potenza o verso la chiusura olandese. Sarà infatti il tavolo ministeriale convocato dal sottosegretario al lavoro Maurizio Sacconi per martedì alle 11 a svelare i dubbi, ma l'impressione è che grazie alla validità delle due offerte presentate sarà possibile assicurare un futuro allo stabilimento che tra poche settimane celebrerà i 109 anni di vita.
L'attesa del paese è palpabile, quasi quanto per una finale mondiale, ma dopo i timori e le paure registrate nei mesi scorsi di fronte agli atteggiamenti di chiusura ed ostracismo della multinazionale olandese, recentemente è tornata, proprio grazie alla presenza di due potenziali acquirenti di indubbia serietà, la speranza che la fabbrica possa tornare ai produrre quella birra di altissima qualità, che in tutto il mondo le riconoscono, a partire da quella marchiata «Pedavena», che entrambi i gruppi vorrebbero poter continuare a produrre, vincendo in tal senso alcune "resistenze" olandesi.
All'epoca dell'ultimo incontro ministeriale, in ottobre, c'era, come ricordò all'epoca il presidente di Heineken Italia Piero Perron, distanza tra le offerte non vincolanti presentate, dai due gruppi acquirenti e la stima della multinazionale olandese. Una distanza che il lavoro degli ultimi mesi, che ha visto entrambi i gruppi visitare la fabbrica ed incontrare anche l'amministrazione pedavenese e le parti sociali, per illustrare i propri progetti industriali, dovrebbe aver ridotto.
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