Fonte: Corriere delle Alpi - 05/05/2005
Sono una decina, alcune delle quali dirette produttrici di birra, le aziende interessate a rilevare il centenario stabilimento pedavenese. Lo ha rilevato la stessa Heineken Italia, al termine del mandato esplorativo affidato a Unicredit Banca Mobiliare. Dal 10 febbraio al 3 maggio l’istituto ha “sondato il terreno”, contattando una cinquantina di soggetti, nazionali ed internazionali, per conoscere l’eventuale interesse a subentrare alla multinazionale olandese nella gestione della Birreria. A questo punto inizia la seconda fase, sempre affidata ad Ubm. Le aziende interessate hanno ricevuto «una documentazione appositamente predisposta, contenente tutte le informazioni tecniche ed economiche riguardanti le caratteristiche dello stabilimento».Nelle intenzioni di Heineken Italia per la fine di maggio dovrebbero comunque arrivare le proposte concrete di acquisto, "che saranno successivamente valutate e comparate tra loro" dalla direzione italiana della multinazionale olandese e da Unicredit Banca Mobiliare. Le offerte, come stabilito dall’accordo sindacale sottoscritto a dicembre 2004, dovranno riguardare l’intera area, quindi oltre allo stabilimento birrario anche il ristorante, il parco con i campi da tennis ed i parcheggi.
Secondo le Rsu aziendali i numerosi interessamenti dimostrano che le spiegazioni addotte da Heineken per la chiusura "servivano solo per mascherare delle scelte strategiche aziendali". I delegati aziendali confermano la volontà di difendere l’accordo sindacale nel quale Heineken si impegna a "facilitare la continuità e lo sviluppo dell’attività industriale", e ricordano come "il premio di produzione è risultato a Pedavena il più alto fra tutti gli stabilimenti italiani", a riprova della professionalità dei dipendenti.
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