Fonte: Il Gazzettino - 20/12/2005
Ieri il sottosegretario al Welfare ha comunicato che l'incontro al Ministero, previsto per il 22 dicembre, è stato rinviato al 10 gennaio: serve qualche giorno in più per "chiudere". Per domani, intanto, Maurizio Sacconi ha convocato a Roma i rappresentanti della Tarricone Spa di Potenza
La vicenda birreria Pedavena è a un passo dalla risoluzione. E ciò che è importante è che questa ha tutta l'aria di essere positiva. L'atmosfera che si respira, tra gli addetti ai lavori, è delle migliori. La notizia del posticipo dell'incontro ministeriale dal 22 dicembre al 10 gennaio, comunicata ieri dal sottosegretario Maurizio Sacconi, fa ben sperare. Le trattative hanno bisogno di ulteriore tempo per essere affinate e quindi inevitabilmente, date anche le festività natalizie, l'appuntamento viene rinviato a dopo l'Epifania. Nel frattempo, però, i confronti tra le parti in causa proseguiranno. Lo stesso onorevole Sacconi ha infatti convocato per domani, alle 16, i rappresentanti della Tarricone spa di Potenza. «Non sappiamo con esattezza che cosa ci dirà il sottosegretario in questa riunione - spiega Stefano Zoccali, responsabile delle Relazioni Esterne della Tarricone - ma di certo lo spirito con cui ci presenteremo sarà assolutamente costruttivo. Daremo la massima disponibilità per uscire da questa empasse che ci tiene fermi ormai da diverse settimane». Da parte sua la Castello di Udine spa, dell'omonima città friulana, è intenta a elaborare la proposta cosiddetta impegnativa. «Incontreremo le parti sociali entro fine anno - afferma l'amministratore delegato Eliano Verardo - dopodiché predisporremo l'impegnativa di acquisto da consegnare a Ubm». A quel punto, avendo in mano le due offerte definitive ufficiali, Heineken sceglierà a chi cedere il sito di Pedavena. Preferendo quella realtà produttiva che garantirà la prosecuzione dell'attività.
«Il rinvio dell'incontro ministeriale - commenta il sindaco di Pedavena Franco Zaetta - lo accogliamo positivamente, perché riteniamo che un ultimo approfondimento rientri doverosamente nell'iter necessario per giungere a una soluzione definitiva. Giunti a questa significativa fase venti giorni in più o in meno non cambiano di molto le cose. L'importante è avere la sicurezza che le trattative stiano procedendo percorrendo i canali giusti».
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