Notizia del 22/09/2014
E’ passato un decennio, anche se sembra un’eternità, dalla comunicazione della multinazionale olandese Heineken di cessare la produzione di birra nello stabilimento di Pedavena al 31/12/2004.
Il 22 settembre 2004 alle ore 11 in Assindustria a Belluno c’è stato l’annuncio choc alle RSU, sindacati CGIL, CISL,UIL di categoria. Dopo trent’anni dall’acquisto di Heineken dai fondatori, i fratelli Luciani.
Fra l’altro le motivazioni di Heineken Italia S.p.A. si riferivano a problemi logistici ed impiantistici che vanificavano l’opzione di ulteriori investimenti malgrado nel periodo precedente lo stabilimento di Pedavena avesse ricevuto riconoscimenti di altissimo livello sia all’estero, sia all’interno di Heineken nel mondo.
Gli sforzi dei lavoratori, dei sindacati, delle istituzioni, del clero, della comunità che si è stretta intorno a questa chiusura ha dato luogo ad una massiccia raccolta di firme sia su formato cartaceo sia sul sito creato dai lavoratori www.birreriapedavena.info per la petizione a sostegno della causa. (circa 40.000)
Ci sono state diverse date importanti tra le quali:
L’11 ottobre 2004: incontro a Milano nella sede lombarda di Assindustria, per il Coordinamento Nazionale del Gruppo Heineken richiesto dalle Segreterie Nazionali di Fai, Flai e Uila e l’azienda, rappresentata dall’Amm.delegato Massimo von Wunster. All’esterno di Assolombarda hanno manifestato a difesa della fabbrica circa 400 persone (tutti i sindaci del Feltrino, la Provincia, la Comunità Montana, i parroci, gli operai e soprattutto la comunità pedavenese e bellunese). Heineken per la prima volta dà disponibilità di vendere lo stabilimento anche ad un concorrente del settore birraio.
Il 3 dicembre 2004: trattativa per 15 ore ininterrotte tra Rsu, segr. Provinciali Cgil Valerio Costa, Cisl Riccardo Bernard e Uil Giacinto Prest, oltre ai segretari Regionali Cgil Roberto Montagner e Cisl Leonardo Ceradini da una parte e dall’altra il Responsabile del Personale Heineken Piergiorgio Giunti e il suo vice Mario Perego. L’accordo sottoscritto posticipa la chiusura al 30 settembre 2005; conferma che non vi sono pregiudiziali alla vendita della fabbrica e del locale Birreria Pedavena e che inoltre sarà data priorità alle proposte di acquisto riguardanti la globalità del sito (fabbrica ed annesso locale), privilegiando soluzioni con vocazioni industriali e in particolar modo birraie; c’è un valido piano di ammortizzatori sociali per le maestranze.
23/01/2005: Nasce il Comitato Birreria Pedavena, con rappresentanti delle parrocchie, delle associazioni locali, dei lavoratori birreria ed il Comune di Pedavena, sorto per organizzare iniziative a sostegno della causa birreria. Fra le varie manifestazioni a sostegno ricordiamo Teli d’autore, con oltre 200 opere esposte in varie occasioni; l’acquisto di una pagina del Corriere della Sera per la pubblicazione di una lettera aperta al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio; il libro "Una Fabbrica-Paese: Il caso Birreria Pedavena"; la famosa maglietta “Don’t touch my beer” alla regata storica di Venezia.
30/09/2005: La sirena che accompagna la vita dello stabilimento e della comunità suona per l’ultima volta.
La regione Veneto con il Vicepresidente dott. Luca Zaia, il Segretario Generale della CGIL Veneto Roberto Montagner e l’imprenditore GianantonioTramet proprietario della Tramite S.r.l studiano e mettono a punto un piano strategico e dopo mesi intensi di lavoro trovano nel gruppo Castello di Udine, nelle persona del Presidente Giovanni Leondini e dell’Amministratore Delegato Eliano Verardo interlocutori validi che tra le candidature riusciva a presentare una offerta idonea, ed un piano industriale che poteva assicurare un futuro all’azienda ed ai suoi lavoratori.
10/01/2006: Al tavolo del ministero del Welfare, a Roma, convocato dal sottosegretario Sacconi, si arriva alla firma della cessione dello stabilimento alla Castello di Udine S.p.A.da parte di Heineken.
Il Sindaco di Pedavena, Franco Zaetta che sempre ha sostenuto in prima linea la battaglia contro la chiusura comunica all’allora Arciprete, Don Aldo Barbon, l’esito positivo dell’incontro e subito inizia lo scampanio dei campanili di Pedavena, Facen e Travagola.
Alla fine Pedavena aveva difeso, con successo, la sua identità, la sua storia ed il suo futuro economico!
4 aprile 2006: la sirena ritorna a suonare con l’apertura dei cancelli per i primi 20 dipendenti.
L'azienda per poter riportare la birra Pedavena agli antichi fasti e splendori ha chiamato un mastro birraio d'eccezione, il Braumeister Gianni Pasa, che già a Pedavena aveva creato la famosa "birra del centenario" e che tuttora è il Responsabile dello Stabilimento.
A livello nazionale la positiva vicenda della birreria Pedavena ha riscosso un grande successo tramite “Report”, la trasmissione di Rai3.
Ora parliamo di Birra Castello S.p.A. che occupa nello stabilimento di Pedavena una cinquantina di dipendenti a tempo indeterminato.
Alla guida attuale della Birra Castello S.p.A. c’è il presidente Paolo Trussoni e l’Amministratore Delegato Eliano Verardo.
L’entrata di Birra Castello a seguito dell’accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 10/01/2006 è avvenuta il 04/04/2006. Come previsto nell’accordo è’ stata aperta la CIGS per riorganizzazione aziendale per 24 mesi per un numero massimo di 46 dipendenti.
Nel gennaio 2008 è stata aperta la procedura di licenziamenti per riduzione di personale che dopo vari incontri tra azienda, RSU e OO.SS ha portato gli esuberi preventivati da 20 a 16 dipendenti e si è conclusa a luglio 2008. Purtroppo sono stati licenziati anche alcuni dei lavoratori protagonisti del salvataggio della fabbrica.
Naturalmente la produzione tra marchi propri e private label non è stata facile su un mercato aggressivo ma la qualità della birra prodotta a Pedavena ha pian piano conquistato sempre più estimatori.
Ci sono stati dei periodi di CIG dovuti ad una contrazione degli ordini nel 2008-2009-2010-2011 ma dal 2012 alla Birra Castello SpA si lavora a pieno ritmo per cui si è reso necessario effettuare dei sabati lavorativi nei mesi di giugno-luglio-agosto con assunzione di stagionali.
Anche nel 2013 stessa situazione del 2012 con produzione e confezionamento in ulteriore aumento.
La proprietà del Gruppo Castello S.p.A. composto dai due siti produttivi birrari, lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD) e quello di Pedavena (BL), è totalmente controllata da un gruppo di prestigiosi distributori e col tempo ha saputo ritagliarsi una propria fetta di mercato diventando Il primo gruppo italiano e superando ampiamente nel 2013 il milione 250mila ettolitri con un fatturato oltre i 100 milioni di euro.
Nel 2014 la produzione era prevista in aumento ed effettivamente sono stati lavorati alcuni sabati in fabbricazione. Purtroppo l’estate, almeno al Nord, non si è fatta sentire e il consumo di birra ne ha risentito. Fra il tempo e la crisi economica che riduce i consumi il magazzino si è quasi riempito e il personale in parte usufruisce di ferie vista la produzione ridotta. Fra le azioni intraprese è previsto l’anticipo delle manutenzioni sia in confezionamento che in fabbricazione.
Nel corso del 2014 è stata installata a Pedavena la linea lattine dismessa dallo stabilimento di S.Giorgio di Nogaro per cui a Pedavena abbiamo sia il confezionamento di birra in bottiglia, che in fusto e lattina, in vari formati. Fra l’altro l’azienda ha messo in cantiere anche il confezionamento in fusti in PET per un mercato che in futuro dovrebbe dare grosse soddisfazioni.
Nel corso di questi anni ci sono stati investimenti mirati per l’ampliamento delle cantine con il posizionamento di ulteriori n.3 tanks verticali.E’ stato creato un nuovo percorso visitatori con un museo ed un locale per la vendita di materiale pubblicitario e birra. In confezionamento, oltre alla citata linea lattine, è stata acquistata una fardellatrice automatica per confezionare le bottiglie con film termoretraibile. E’ in fase di completamento il nuovo impianto trattamento acque. A breve è previsto l’ampliamento del magazzino stoccaggio prodotto finito.
A Pedavena vengono prodotte birre di qualità tra le quali: Fabbrica di Pedavena, Dolomiti,Superior, Castello. Viene prodotta la birra San Miguel per il mercato Italiano, la birra a marchio Coop e la birra per l’In’s . Naturalmente anche la birra del Centenario, in esclusiva, per l’attiguo locale.
Birra Castello S.p.A. adotta il sistema di gestione di qualità secondo lo standard internazionale ISO 9001 ed è certificata IFS (International Food Standard). Inoltre è in fase di certificazione del sistema di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro secondo la norma BS OH SAS 18001:2007.
Cosa aspettarci per il futuro? Un continuo miglioramento con investimenti in particolare nel settore produttivo, una migliore organizzazione con una programmazione più efficiente ed un ricambio generazionale, con l’assunzione di giovani, per dare continuità allo storico birrificio di Pedavena.
Chi beve birra campa cent’anni; noi che la produciamo dal 1897 (117 anni) non intendiamo fermarci!!!!!!!!!
Un significativo ringraziamento a tutti coloro che apprezzano la “nostra” birra.
RSU BIRRA CASTELLO S.p.A. – Pedavena
(EdiMarcabrun, Lucio Faoro, Roberto Turrin)
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