Notizia del 20/01/2006
[Corriere delle Alpi]
Castello non è ancora arrivata e non ha ancora quindi potuto avviare la produzione della Birreria, ed ora che vengano ultimate le procedure burocrati che si dovrà attendere almeno sino alla seconda metà di febbraio, che già la birra Pedavena è richiesta in tutta Italia ed anche all'estero. Quotidianamente centinaia di ordinazioni arrivano direttamente ai dipendenti. Singoli, locali ed anche feste della birra, a dimostrazione delle potenzialità del marchio, sempre snobbato in passato da Heineken.
E' un'attenzione che ci fa piacere, raccontano le Rsu aziendali, perché testimonia che in questi sedici mesi di impegno siamo riusciti a coinvolgere tantissime persone sul futuro della Birreria. Per il momento sono arrivate centinaia di e.mail, ma sono ancora in aumento, e stiamo cercando di rispondere personalmente a tutte. Ci sono richieste di birra, ci sono idee, suggerimenti, proposte per il ri lancio del marchio e dello stabilimento.
Le mail arrivano da tutta Italia, ma anche dall'estero, in particolare da alcuni pedavenesi emigrati negli Stati Uniti. E quello che è significativo è che si tratta di zone nelle quali in precedenza la birra Pedavena non era mai stata commercializza, nemmeno durante la gestione Luciani. Ciò significa che le possibilità di sviluppo sono enormi e che quindi adesso dobbiamo cominciare a lavorare in modo serio con la nuova proprietà.
Una nuova proprietà, dopo essersi presentata ufficialmente sabato scorso, sta adesso ultimando le procedure burocratiche per arrivare alla firma dell'accordo di cessione dello stabilimento con Heineken e poter avviare quindi la produzione birraria. In queste settimane si dovrà, però, anche ragionare sulle modalità dì assunzione dei primi venti dipendenti, che serviranno per rimettere in funzione gli impianti. E proprio il capire quali saranno le modalità d'assunzione scelte da Castello è l'argomento che sta a cuore ai dipendenti, ieri pomeriggio riunitisi in assemblea.
In generale c'è soddisfazione per l'accordo raggiunto perché garantisce un futuro a noi ed allo stabilimento, spiegano le Rsu aziendali Ma di certo c'è un po' di preoccupazione per capire quali saranno lo modalità scelte da Castello per assumere i primi venti dipendenti. Inoltre c'è particolare attenzione anche per quanto riguarda le 26 persone che al momento non sono garantite. Per questo motivo abbiamo avuto mandato dall'assemblea di incontrare sia Heineken, per definire alcuni dettagli legati all'accordo siglato a Roma, sia successivamente la nuova proprietà. Credo che, per quanto riguarda Castello, dovremo attendere la chiusura della fiera di Rimini alla quale sappiamo che intende partecipare promuovendo il "nostro" marchio Pedavena.
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