Notizia del 05/04/2006
[Corriere del Veneto]
La sirena della Birreria è tornata a scandire la vita del paese, dopo sei mesi e più di silenzio. Ieri, dalle 8 alle 17, è ricominciata l'attività all'ex Heineken, oggi Castello.
E'stato un buon giorno di lavoro? C'era aria di soddisfazione commentano i delegati delle RSU anche se sappiamo bene che il percorso sarà lungo e la sfida inizia adesso. In questo primo periodo sono venti gli ex dipendenti Heineken reintegrati a Pedavena, mentre 41 rimangono in cassa integrazione. Abbiamo pensato di lavorare a rotazione per coinvolgere tutti. L'accordo firmato al ministero prevede che entro il primo anno siano assorbiti altri venti lavoratori. Il nostro obiettivo è quello di far rientrare anche i restanti venti entro due anni.
Ieri in fabbrica c'era il direttore finanziario della Castello che ha incontrato i lavoratori stabilendo un appuntamento qundicinale per fare il punto sulla produzione. Il mese di aprile ormai sarà dedicato alla preparazione dei macchinari, ma nelle prime due settimane di maggio i dipendenti potranno preparare i lieviti per avere la prima birra nella seconda metà del mese.
La Crisi della Birreria Pedavena risale al settembre 2004 quando gli operai, al rientrodalle ferie estive, furono informati che Heineken, la proprietaria, aveva intenzione di chiudere. L'ultima birra uscì nel settembre 2005 dallo storico stabilimento, fondato nel 1897 da un ramo della famiglia Luciani, lontani parenti del futuro papa. Dall'annuncio della vendita, sulla quale Heineken aveva posto il veto per qualsiasi ditta produttrice di birra, si sono suecedute manifestazioni, incontri politici e sindacali, fino all'accordo con Castello Udine Spa.
Torna a inizio pagina